giovedì 2 luglio 2015

LA CADUTA DELLA SOCIETA' OCCIDENTALE

Ormai dallo scoppio della crisi finanziaria ad oggi si è visto un chiaro e lento decadimento della società occidentale a partire dalle politiche estere americane di conquista e rovesciamento di Governi nel Medio Oriente per i soliti motivi noti a tutti.
Con l'amministrazione Obama negli ultimi anni le cose sono sicuramente peggiorate con lo scoppio della guerra in Siria per tentare di rovesciare il Governo Assad, la fine della dittatura di Gheddafi ( cagione l'ordine dell' ex Presidente francese Nicolà Sarkoszy  di iniziare i bombardamenti senza aspettare il via Nato, "comunità internazionale", o chi per essa) che ha fatto piombare la Libia nel caos con le conseguenze che oggi sono sotto gli occhi di tutti.
Aggiungiamo la fragile situazione ucraina che funge da Stato cuscinetto tra Europa e Russia, anche qui è caduto un Governo democraticamente eletto (non magari dei migliori), facendo piombare l'Ucraina in una crisi economica di cui nessuno si degna di parlare e di ricordare che è un focolaio che resta accesso nel Donbass in particolare.
Il fallimento dell'Occidente?
La mancanza di sovranità e democrazia tolta e ceduta per il capitalismo e il dio denaro portano oggi quello che una volta era l'Oriente e altri Paesi (BRICS e non solo) ad un dislivello, che  sta "asfaltando" completamente l'Occidente tanto bello e perfetto.
Difatti stanno sorgendo economicamente i paesi orientali o asiatici, da questa "falla" del sistema occidentale, governato da banche con il motto "TOO BIG, TO FAIL" e il fatto di fare leggi apposite dando la priorità di salvarle nelle loro scellerate operazioni finanziare ordoliberiste a discapito del popolo che muore di fame e  con percentuali di disoccupazione elevate.
 Tutto questo riassunto nel totem che le può rappresentare come l'euro o il dollaro, maggior potere e controllo, con un impoverimento progressivo dei popoli europei e stesso americani, dato che ormai la finanza è fuori controllo.
Se nel  Secondo Dopo Guerra si è cercato dalle macerie di recuperare diritti inalienabili e naturali dell'uomo con le proteste in piazza, gli scioperi, le contestazioni, ora tutto quello guadagnato faticosamente è stato ceduto e perso con leggi anti-democratiche atte a favore delle banche e dell'èlite finanziaria che si è ingrassata talmente troppo che potrebbe scoppiare.
Questo è il periodo della Grecia, sotto gli occhi di tutti andata tecnicamente in default il 30 giugno 2015 non avendo pagato la tranche al FMI, quindi  potrebbe già essere questo un grexit  e la possibilità di mirare verso altre alleanze economiche e possibilità ad Oriente ( come già sta accadendo).
Tsipras il premier ellenico ha indetto per domenica 5 luglio 2015 un referendum non per lasciare l'euro, ma contro la Troika e le politiche di austerità che il popolo greco ha subito a partire dal default del 2010  e il prevalere del popolo.
ll discorso è opinabile, ma ha messo tutto nelle mani del suo popolo.
Le opinioni sono le più disparate, ma in generale con lo svuotamento di democrazia e diritti si arriva a vivere a colpi di banche a ridurre in fame il popolo, senza contare l'immigrazione incontrollata che parte dalle coste libiche di disperati contro un popolo incazzato, il tutto coaudivato dalla politica italian del finto buonismo razziale.
Il problema dell'immigrazione africana deriva dalle politiche colonialistiche ed imperialistiche che i vari Stati Europei fecero nel secolo scorso , contro popolazioni che vivevano di un'economia di sussistenza, introducendo la trappola del debito derivato dall'imposizione della moneta dello Stato che aveva la sua colonia, il depredare risorse e ridurre in schiavitù.
Historia magistrae vitae.

written by Daniele Scandelli

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