venerdì 26 giugno 2015

QUANDO PENSI DI ESSERE ALLL'ULTIMA SPIAGGIA E ANCHE IL SISTEMA IN CUI TI TROVI LA STESSA COSA

La disoccupazione giovanile (15-24 anni) ha ormai raggiunto con il Governo Renzi una percentuale assurda del 44%  , non tenendo conto di quella al di fuori di questa fascia calcolata da Istat.
Lo stesso Governatore Centrale della Banca Di Italia (Visco) ha asserito che la stessa Europa e quindi l'Italia sono in una fase di gravissima stagnazione economica e che per tornare ai livelli pre-crisi ci vorranno anni.
Domanda. Ma se è così perchè siamo ancora in questo sistema eurocratico e aspettiamo il default greco?
I motivi sono noti ma sempre opinabili.
La strada che porta al 30 giugno sembra essere ormai tracciata, poichè in fase di summit tra Atene e creditori le proposte avanzate da entrambe le parti risultano o insufficienti o eccessive.
Il Parlamento greco  (quindi la parte più radicale di Syriza) non approverà mai l'eventuale proposta che Tsipras ha presentato tempo fa  per andare incontro ai creditori, aumento IVA e taglio pensioni.
Inoltre la notizia  sul FQ riporta (https://www.facebook.com/photo.php?fbid=633837126753466&set=a.151008561702994.33042.100003815547587&type=1&theater ) che la Grecia ha rifiutato un ulteriore  offerta "last-minute" dei creditori e che la Cina ha annunciato un piano di aiuti per permettere ad Atene di restare nella Ue.
 Non era l'euro abbastanza forte da proteggerci dall'ingerenza cinese a livello commerciale ed economico?
Si preannunciano comunque ulteriori trattative, ma senza arrivare ad un dunque e questo porterebbe al temuto/desiderato break-up dell' Euro e alla fine della Ue stessa, visto che l'unico legame è l'euro, altro non esiste.
Ormai ogni Stato ha messo i muri sui propri confini per tentare di arginare l'immigrazione clandestina senza controllo che arriva da Italia e Grecia.Inoltre stanno volando nei sondaggi di preferenza i partiti anti-sistema e xenofobi ( o contro la migrazione se preferite).
Insomma era di oggi l'impeto borioso del Premier Renzi che l'Italia avrebbe fatto sentire la sua voce al solito tavolo delle trattative e alla fine del summit il Presidente Ue (il polacco neo-liberista o nazista definito da alcuni ) Donald Tusk, ha respinto la proposta delle quote di immigrati da spartire tra i vari Paesi membri, rimandando Renzi a casa con un'ennesima figuraccia che non abbasserà l'ulteriore "incazzatura" del popolo italiano nei confronti del fumo renziano di Riforme vuote che hanno peggiorato la situazione lavorativa (vedasi Jobs Act) e il DDL della "Buona Scuola", (passato ieri) che distruggerà l'ultima vera forma di democrazia rimasta, quella del sapere e del libero pensiero dei ragazzi, oltre a mettere in crisi il ruolo del preside scolastico ( diventato come una sorta di Amministratore Delegato) e la funzione degli stessi docenti.
L'Italia diventa sempre più (come in molti sostengono) un campo di profughi a cielo aperto, ovviamente le escalation e i toni sono molto accesi, come la Lega Nord di Salvini che sta cavalcando l'onda, perchè alla fine si tratta di una guerra tra italiani disperati e poveri contro affamati che cercano di scappare dall' Italia per cercare fortuna altrove.
Ovviamente la finta politica buonista  di accoglienza, dando incentivi fiscali, alloggi e cose con cui sopravvivere fa aumentare la rabbia del popolo italico e la prepotenza di alcuni gruppi di immigrati che si approfittano di questa situazione per delinquere e creare caos per aver maggiori benefits che gli italiani si vedono mancare.
La bandiera di questa politica che porta alla guerra tra poveri ha la faccia della PRESIDENTESSA della Camera Laura Boldrini, fortemente criticata e contestata con la sua aria di superiorità o noncuranza degli slogan che propina in giro veramente assurdi.
Insomma la politica italiana sembra essersi messa d'accordo tra finti buonisti e razzisti veramente incazzati o presunti tali con il gioco di una parte di immigrati( che sono usati per stuprare,assassinare e rubare).
Cosa è vero?
Di oggi sono 2 attentati avvenuti in Tunisia con 37 morti e in Francia (secondo i media) riconducibili a qualche matrice islamica di non si sa che tipo o il vero motivo che ci sta sotto o magari il solito giochino organizzato creando caos e instillando paura nelle masse.
Quale è il vero ruolo dell'Italia e dell'Europa?
Inoltre la stessa Germania con il blocco alla Russia si ritrova con molte aziende in ginocchio e a rischio fallimento, un ennesimo duro colpo per l'esecutivo Merkel, oltre che per il fatto di non essere ancora riuscita (per ora) a concludere le trattative con la Grecia , con il suo "tocco delicato".
Quindi a livello estero c'è sempre tanto fumo gettato e confusione che non fa capire la realtà che gira sotto questi avvenimenti che non succedono per caso, ma sempre per qualche strano motivo economico, politico o strategico.
Un po' come ritrovarsi in un'azienda che sembra un liceo pieno di ragazzi assunti in circa 190 unità da agenzie interinali e forse il restante 20 e qualcosa con un serio contratto diretto dell'azienda a sentirsi sempre ripetere il mantra " IN UN MONDO PERFETTO" che non esiste dato il giro di soldi che ci sta sotto a sfruttare delle forze fresche senza magari valorizzarle ma solo come un numero.

written by Daniele Scandelli

VIDEO:

https://www.facebook.com/246094578895061/videos/427533597417824/?pnref=story




domenica 21 giugno 2015

QUELLO STRANO RAPPORTO TRA L'ITALIA E L'INFORMATICA

_________________________________________________________________________________


 ******************** cerca PROGRAMMATORI PHP con almeno 3 anni di esperienza.
Sono richieste le seguenti competenze:
- PHP 5
- Framework ********************
Si richiede una disponibilità pressoché immediata.
La sede di lavoro è **************.
Gli interessati in possesso dei requisiti descritti possono inviare il proprio Curriculum Vitae in formato
europeo a **************indicando autorizzazione ai sensi del D.lgs 196/03, attuale situazione contrattuale e retributiva.
La presente offerta è rivolta a personale maschile e femminile ai sensi della legge 903/77.
I CV sprovvisti di quanto richiesto non verranno presi in considerazione.
Descrizione azienda:
********************** è una società che opera nell'ambito dell'Information & Communication Tecnology sul territorio nazionale nei servizi inside e outside e nella consulenza specialistica.
_________________________________________________________________________
Questo è un tipico annuncio  che si può trovare sui siti del lavoro e che ricercano le aziende informatiche che operano nell' ICT (Informationa and Comunication Technology) in Italia o all'estero.
Altri annunci richiedono più competenze anche per fare uno stage, ove devi essere fornito  di bagagli di competenze in linguaggi di programmazione o piattaforme tecnologiche che sono molto richieste nel mercato informatico, ma domanda banale se è uno stage perchè si richiede tutta questa esperienza?
Il settore informatico può essere vero che non sia mai andato in crisi, ma molti pensano che l'informatica sia tutta uguale e che avendo un solo diploma o la laurea riesci ad essere assunto, perchè in teoria la scuola ti ha formato per poi andare indirizzato verso quel lavoro.
Purtroppo per chi non conosce bene ( nel senso di competenze che richiedono le aziende o chi generalizza facilmente che puoi trovare) il mondo ICT ( o informatico) , a fatica si riesce a di inserire in un contesto lavorativo.
Come in molti altri settori ormai anche quello informatico si rivolge in prevalenza  a progetti all'estero, invece che in Italia dato che ormai avviene la delocalizzazione di molte aziende ha portato pezzi di industria italiane verso L'Europa dell' Est od a seguire i nuovi mercati emergenti, dove è molto richiesta l'informatica e ben accetta, perchè ne si riesce a capirne l'importanza e a valorizzarla nel giusto modo, cosa che non è mai avvenuta in Italia.
Quindi si valorizzano le persone che ci lavorano o comunque se ne capisce l'importanza, dato che in una qualsiasi azienda ormai la parte informatica è importante per comunicare con tutto il mondo in un click, si pensi alla posta elettronica e alla sua importanza, come altri strumenti di comunicazione come i social (se viene effettuato il corretto utilizzo), skype ed altri canali digitali di comunicazione.
In Italia non sono mai stati effettuati dei seri investimenti per la fibra ottica e quindi anche come  riporta il M5S l'accesso ad Internet gratuito, visto che oramai le nuove generazioni sono definite dei nativi digitali.
L'Italia ha un record negativo  sulla velocità di connessione in download.
Difatti secondo il documento redatto da Akamai Technologies l'Italia si trova al 54° posto per velocità di connessione a postazione fissa  con un 5,6 Mbps nel quarto trimestre 2014.
La Corea del Sud guida la classifica con un 22,2 Mbps e tra i primi 10 di questa classifica risultano esservi 7 paesi europei.
Oramai se ci guardiamo intorno si vede più gente assuefatta dalle nuove App per cellulari in qualsiasi posto si vada dell'italico Paese, infatti gli italiani sono grandi consumatori di I-phone e Smart-Phone per tutte queste novita, come la comodissima Whatsup  o che vi sia un immediato collegamento Internet che permette una messaggistica istantanea e sia molto user-friendly.
Personalmente ho ancora un cellulare le cui funzioni sono di chiamata e messaggistica di vecchia data, perchè tutto questo conformismo distrae la gente dalla realtà e la butta in un mondo immaginario, insomma è diventata tutta oppiacea questo forte consumismo nel giro di 2 lustri o anche di più.
Quello che interesserebbe capire per apprendere nuove competenze e restare nel mercato del lavoro è capire come si creano queste App.
Le App sono create con una base di un linguaggio ad oggetti molto famoso, il Java che è un mondo complesso da esplorare e spiegare in modo esaustivo in un post.
Il succo è è che con questo linguaggio di programmazione fortemente "tipizzato" si crea un oggetto che può essere il semplice bottone con scritto Ok e con istruzioni specifiche , quando si verifica un dato evento  ( in questo caso il click sullo stesso o il touch), questo oggetto esegue qualche sorta di evento. Per evento si intende la conferma di un semplice messaggio su WA, oppure il tornare alla schermata precedente etc.
Quindi anche la concorrenza sul mercato è davvero spietata e le aziende cercano sempre più degli dei che dei comuni mortali, questo grazie anche all'avvento della globalizzazione ,alla crisi mondiale che c'è dal 2008 o al sistema Euro che spinge molte aziende all'export invece che all'import.
Il capitale umano nel settore ICT è il cervello delle persone che si trovano su progetti sempre più complessi, atti a migliorare certi aspetti aziendali o a snellire i processi che avvengono all'interno di una data realtà
Solo l'Italia è rimasta a piattaforme tecnologiche ormai obsolete e fuori mercato ( si veda AS400 che risale agli anni '80 per molte aziende o nella PA), ma come ripeto seri investimenti che portassero la tecnologia informatica in Italia non sono mai stati fatti, insomma si è ancora agli albori rispetto a certi Paesi e quindi la professione di perito informatico o di altre figure diventa difficile nello Stivale italico.
I fattori sono l'età della popolazione che ha spesso un atteggiamento gattopardesco , la mentalità italica,il crollo delle nascite. Insomma i motivi sono dei più svariati.
Invece un Paese che ha investito fortemente nell'informatica sono di sicuro gli Usa, difatti molte aziende europee arrivano da lì, ma  in particolare l'interesse americano per l'informatica riguarda il compartimento militare come ad esempio si possono prendere i droni, ma ovviamente non si faccia di tutta l'erba un fascio sia chiaro.
Nel Vecchio Continente con un' economia  un'economia depressa, deflattiva e stagnante non si riesce in generale a creare delle serie opportunità lavorative e si deve cedere alle varie Riforme Fornero o Jobs act di Renzi che adesso permette anche all'azienda di spiare il proprio dipendente.
La crisi avvenuta nel 2008 ha parecchio cambiato il mondo su molte cose, tra cui il lavoro rendendolo sempre più precario e difficile nel Vecchio Continente, dall'altro molti Paesi sono emersi e fortemente competitivi e se l'Italia e l'Europa non escono da questo sistema strafallito le cose non andranno certo per il meglio, ma non si può aspettare la Grecia e tifarla per dare l'agognato scossone alla Ue delle lobbies e delle banche.
Dei Governi seri ne avrebbero preso atto e senza tanti giri per il bene del loro popolo lo avrebbero fatto da anni, senza mettere in ginocchio le persone, ma purtroppo si tratta di utopia.
Altra importante sfida per il futuro oltre che la nutrizione del pianeta, restano le energie rinnovabili ed investimenti seri che si possono fare su di esse eliminando l'utilizzo di energia derivata dal carbone-fossile che sta inquinando sempre più la Terra, con gli effetti di ecosistemi e climatici che sono sotto gli occhi di tutti.
La battaglia ovviamente non è facile fintanto che nell'economia prevarrà il concetto capitalista, dove da tutto si può trarre il tanto agognato dio denaro.
Ovviamente una domanda sorge spontanea.
Ma una volta che si sono sfruttate/distrutte tutte le risorse naturali, come resterà il Pianeta che si appresta ad arrivare a 9 miliardi di persone?
La natura è una matrigna sosteneva lo scrittore- poeta italiano Giacomo Leopardi che si comporta male con l'essere umano e non permette la felicità
Invece la natura non è buona o cattiva, non ha morale se si continua a giocare a fare Dio, essa si riprenderà ciò che è stato tolto in modi non piacevoli.

written by Daniele Scandelli


venerdì 19 giugno 2015

BUONE/CATTIVE NOTIZIE SU GRECIA, DDL SCUOLA ED ALTRO PER FARE SALTARE I NERVI A SERVI E PADRONI

Sotto un riepilogo riassuntivo sui dati dell'economia ellenica sottoposta a 5 anni di austerity europea:

_________________________________________________________________________________

-  Variazione del Pil nel 1° trimestre 2015:  +0,2% (crescita tendente allo zero)

- Disoccupazione: 25,4%

- Rapporto deficit/Pil 2014: - 3,5%

- Spread su Bund tedeschi : 1057 punti

- Prezzi al consumo: -2,1% (variazione ad aprile)

-  Debito pubblico greco su Pil: 177,1%

fonte : L'Ego Editore

________________________________________________________________________________

Come si può notare da questi riportati attualmente in Grecia non vi è un solo indicatore economico positivo( come tutti i Paesi dell'Europa del Sud). Insomma il risultato dell'euro è sottolineato questi dati e dietro i dati la popolazione ellenica che soffre e reclama una fine di questa condizione di schiavi da tempo immane.
Ovviamente il grido è di tutti i popoli europei (compreso lo stesso popolo tedesco) per la cessazione di queste politiche e la rabbia e lo sfogo è catalizzato dai partiti cosiddetti anti-sistema, populisti ed anti-euro. Ma se il sistema è questo allora siamo tutti  populisti o pazzi a voler andare avanti così con lacrime e sangue.
 Come asseriva anni fa il  (ex-Premier) bocconiano pro-austerity Mario Monti " La Grecia è stata il più grande successo dell'euro" , massone del Club Bilderberg che ha tenuto nuovamente ( come ogni anno) una riunione "segreta"  sulle montagne che attorniano la cittadina austriaca di Innsbruck, con tanto di polizia che aveva blindato l'area di accesso a questa riunione di soggetti privati che rappresentano il vero Potere con la "P" maiuscola che nessuno riconosce ed ha votato.
I verbali di queste riunioni restano segreti e questo porta a congetture e complottismo, sicuramente è un organo illegale e riconosciuto da nessuno, ma la cosa che fa veramente ribrezzo sono i capi di governo, imprenditori, banchieri, indutriali e giornalisti che vi partecipano.
Tornando alla Grecia, oggi si apprendono ulteriori sviluppi sugli estenuanti incontri Ue- Atene.
L'accordo non si è ancora raggiunto, perchè ovviamente Atene non possiede la cifra che deve al Fmi e gli accordi stanno diventando fallimentari, un muro contro muro.
Inoltre vi è l'emergenza Ela e la Bce ha fatto un piccolo gesto "altruistico" fornendo 1,1 mld di euro, meno di quanto le casse di Atene avessero bisogno, ossia di 3 miliardi di euro.
Il Presidente della Commissione Juncker non è giunto ad un accordo con il Premier ellenico ed ora si fa sempre più concreta  una possibile Grexit, dato che le richieste che Atene aveva presentato ai suoi creditori non sono state nemmeno considerate asserisce il Ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis.
Intanto però la Grecia ha fatto un'affare strategico con la Russia per il passaggio del nuovo gasdotto che sbocca sul Mediterraneo, portando nelle casse di Atene una cifra consistente pari al 100% dell'importo del gasdotto "South Stream" e che Gazprom (società russa del gas) non controllerà.
Inoltre sembra che la Russia sia pronta a sostenere finanziariamente Atene, cosa non vista di buon occhio dalla Germania e dagli Stati Uniti perchè  sarebbe una sconfitta a livello politico e internazionale.
Oltre a questo sarebbe un addio della Grecia all'Occidente abbracciando l'alleanza russa e andando magari a far parte dei BRICS, la cui Banca sarà lanciata il 7 luglio a Mosca in contrapposizione al modello occidentale che è il FMI.
Nonostante questo Tsipras paventa ottimismo  per il summit di lunedì di riuscire a trovare una via comune il più democraticamente possibile per i creditori internazionali "al massimo livello politico europeo".
Questo dimostrerebbe che nessuno Stato è subordinato all'egemonia che la Germania ha imposto da diversi anni oramai ai Paesi della zona Euro, senza fare i conti con sè stessa ed i problemi al suo interno, con oltre 12 milioni di alemanni sulla soglia della povertà e gli stessi squilibri economici tra Ex- Germania Est ed Ovest.
Questa Grexit avvenendo porterebbe all'uscita anche di Spagna, Italia e Portogallo dalla zona euro, ma la temuta svalutazione non avverrebbe sui depositi dei risparmiatori perchè non si verificherebbe l'aumento del costo dei prodotti, ci sarebbe una situazione di instabilità e sfiducia sentita in particolare sui mercati finanziari con bruschi cali di tutte le Borse del Vecchio Continente probabilmente e altre incognite a livello politico ed internazionale.
Non solo la Grecia rischia il default, ma anche l'Ucraina del Governo filo-europeo di Poroshenko, data l'instabilità interna e gli atti di guerriglia in alcune zone del Paese.
L'euro (come più volte ribadito è lo strumento)  tiene in piedi l'astratta Ue e legati gli Stati membri senza il volere del popolo, ma con la complicità di Governi fantoccio e collaborazionisti.
Intanto in Italia Renzi sta pagando lo scotto del peso della cultura sulla Riforma chiamata "DDL Della Buonascuola" perchè oltre 3000 emendamenti bloccano il passaggio in Aula e il Premier sentendo che la poltrona traballa ricatta che se non si scioglie il nodo burocratico non potranno essere effettuate le 100.000 assunzioni di docenti precari previste ( ma come può un politico creare posti di lavoro o stabilizzarli?).
Insomma si passa al ricatto ora e la minoranza del Partito ha promesso che si impegnerà a toglierli, altrimenti le 100.000 potenziali assunzioni slitteranno al 2016.
In sostanza sono questi i 10 punti cardine di questa ennesima riforma strutturale:
1) Stabilizzazione di 100.000 insegnanti precari con un miliardo di euro (presi da dove? Visto che con l'euro si tratta sempre di ragranellare soldi o chiedere altre finanziarie alla Bce con interessi).
2) Per gli scatti di carriera serve il merito dato dal 70% dall'anzianità e il 30% da una valutazione finale del docente.
3) Le supplenze spariranno sostituito dall'  "organico funzionale di istituto", composto da un numero di docenti che servirà a coprire gli insegnanti assenti, più una quota aggiuntiva per eventuali altre esigenze. Oltre alle cattedre i docenti dovranno anche lavorare ad altri progetti come l'alternanza tra scuola e lavoro (definito progetto europeo).
Vi è poi la chiamata diretta del preside che non riguarderà tutti gli insegnanti, ma solamente quelli che andranno a concorrere per l'organico funzionale della scuola, ossia quella parte di docenti precari che lo Stato non riesce a destinare ad altri istituti .
4) La figura del preside viene rivalutata con 2 principali funzioni quella della chiamata diretta e la decisione di che docente premiare per il lavoro svolto.
5) Maggior valorizzazione della musica e dell'educazione fisica sin dalla scuola primaria. In aggiunta insegnamenti di lingua.
 Passando alla scuola media inferiore si svolgeranno più lezioni di lingua straniera, cittadinanza attiva e laboratori.
Alla scuola media superiore potenziamento di materie come arte, diritto ed economia con insegnamenti di lingua.
Investimenti maggiori per rafforzare le competenze digitali degli studenti con le adeguate strumentazioni,tralasciando le tecnologie del passato come lavagne multimediali o i tablet dati a certe scuole.
6) 4 miliardi previsti dalla Legge di Stabilità per due anni.
7) Formazione digitale, quindi insegnanti con maggiori competenze digitali, visto che si trovano maggiori informazioni sui cellulari degli studenti.
8) Maggior alternanza scuola-lavoro.
9) Nessun 5x1000 alle scuole viste le proteste del Terzo settore. Invece vi è la possibilità di detrarre fino a euro 400 per le famiglie che mandano i figli alle scuole paritarie (dall'infanzia alle superiori), risparmiando così 80 euro  studente. Inoltre contributi alle scuole paritarie e controllo sui "diplomifici".
10) Integrazione per gli studenti stranieri con laboratori linguistici per il perfezionamento dell'italiano come seconda lingua ed altri laboratori di lingue non comunitarie.

Insomma una riforma un po' controversa e tutti questi investimenti dove li trova il Governo, dato che lo Stato non è più Stato visto che ha perso le sue funzioni principali di sovranità monetaria per poter eseguire politiche monetarie e fiscali, oltre che la propria sovranità nazionale.



Intanto alla Camera oggi iniziava l'approvazione dell'aumento dell'aliquota IVA al 25,5% nel 2015 e
27,5% nel caso non si raggiungessero gli obiettivi di bilancio, legati al deficit. Quindi clausole di salvaguardia  che scatterebbero in base agli obiettivi di deficit, senza che il popolo lo sappia.



written by Daniele Scandelli





mercoledì 17 giugno 2015

L'ITALIA DELLA LIRETTA E LA CRESCITA DELLA DEMOGRAFIA ITALIANA CHE TENDE ALLOZERO

Molti economisti di spicco ridevano tempo fa (e tuttora) sui vari talk show televisivi di un ritorno alla lira definendola  (come molti politici) carta straccia e che uscire dall'euro sarebbe stata l'apocalisse, nonostante tuttora nessun indicatore economico e sociale sia positivo.
Ormai un decennio economico lo abbiamo passato come un bollettino di guerra tra crescita economica che tende allo zero e cospicue perdite di PIL (circa 10 punti, con il solo Governo Monti voglio ricordare che nell'anno 2012 il Pil perso è stato del -2,5% con l'applicazione alla lettera dell'austerity europea), imprese fallite che saranno oltre le 400.000 su tutto il territorio nazionale (letto da qualche post  e i suicidi avvenuti dal 2008 ad oggi che sono innumerevoli e disumani con persone che versavano in problemi economico-sociali e che sono stati abbandonati dallo Stato).
Un'uscita ordinata da questo sistema è possibile con i dovuti accorgimenti economici e quello che appoggio personalmente è l'introduzione di una sorta di  moneta parallela riconosciuta dallo Stato italiano ( come il progetto CCF vedasi il blog bastaconleurocrisi.blogspot.it redatto dal Dott. Marco Cattaneo) che entri in regime forzoso e che piano piano accompagni l'euro alla porta vista l'empassè che ha creato nei conti pubblici italiani, drogandoli e facendoli scoppiare, vista l'insostenibilità di questo strumento di pagamento.
Le conseguenze come più volte citato sono sotto gli occhi di tutti con fallimenti di aziende, licenziamenti di massa senza valorizzare il capitale umano e l'intelletto otre che la dignità delle persone, le svendite di patrimonio pubblico, le inutili privatizzazioni di aziende pubbliche che fanno aumentare i costi degli utenti che erogano un determinato servizio anche se esso scadente.
Il debito pubblico ad aprile ha raggiunto il record di 2194 miliardi e il Ministro del Tesoro Padoan in una classica esternazione di superiorità per fare un po' di chiasso ha riferito :"Che cosa noiosa", giusto per ricordare che esiste anche lui.
Sappiamo quale è stata l'utilità di tutti i Min del Tesoro ( anche se cambiano le facce e non si sa quali siano), svendere l'Italia all' estero, come dei curatori fallimentari, invece di sostenere politiche finanziarie e monetarie che puntassero al rilancio della domanda interna, ma come si sa tutto è stato ceduto alla Ue, quindi non è possibile farlo.
Di lunedì  15 giugno sono i dati ISTAT dei cambiamenti nella demografia italiana dallo scoppio della crisi del 2007-08 ad oggi.
La popolazione italiana attuale (dati ISTAT) risulta essere di  60.795.712 anime, con un crollo pauroso delle nascite italiane  che viste le condizioni attuali con fatica le giovani coppie pensano a mettere su famiglia con tutte le incognite che si trovano davanti dalla casa all'occupazione per assicurare una vita dignitosa al nucleo famigliare.
Il flusso migratorio tiene alto il numero di persone in Italia che fanno figli in numero di 3-4 unità mediamente.
Lo scorso anno difatti si sono registrati in Italia un incremento di 141.000 stranieri presenti sul territorio italico ed un emigrazione di 90.000 italiani verso l'estero per la mancanza di prospettive future nell' Italia dell'euro.
Insomma la crescita demografica tende a zero a livelli del 1917-18 quando l'Italia era ancora nel Primo conflitto mondiale.
Quindi di fronte a pochi numeri molti dovrebbero stare in silenzio, riflettere e trovare una soluzione tecnica seriosa per un'eurexit in un futuro non troppo lontano se si vuole seriamente uscire da questo circolo vizioso.
Altrimenti certo, le incognite sono molte se ci fosse un break up violento, come i dubbi sui contratti legali, sulle forniture, sui depositi dei piccoli risparmiatori, molti paventavano una svalutazione quantificabile intorno al 20-25%, quindi neanche così terribile ( l'economista della Lega Nord Borghi Aquilini se non erro).
Avendo inoltre un esecutivo collaborazionista della Germania e della Ue (come l'attuale esecutivo), i giri di parole, l'incoerenza e i giochetti sono stati capiti dal popolo credo.
Difatti ora con l'immigrazione Renzi il" nostro" Premier fa finti toni duri con Francia ed Ue, che gli rispondono picche e che è l'Italia che sta violando il Trattato di Dublino e il Premier zitto se la prende in saccoccia e si inventa altro, ma che è il solito fumo renziano.
Dall'annuncio di Mussolini "italiani alle armi" di 45 milioni di italiani nel Primo dopoguerra e che ci si apprestava ad entrare nella Seconda Guerra Mondiale ( la fonte su cui mi baso è ahimè il discorso di Mussolini tenutosi nel 1940), si è cresciuti di 15 milioni nell'Italia della liretta ( forse anche di più pensando alle pesanti perdite che il conflitto portò).
L'Italia della liretta dove si aveva una moneta nazionale propria permetteva di vivere alle persone con un milione di lire al mese tranquillamente pagando regolarmente tasse e vivendo dignitosamente.
Il lavoro si trovava e si aveva una vita completa a 360 gradi e dignitosa, mettendo via i risparmi ed investendo in beni materiali che erano le case o magari macchine.
Il sottoscritto è cresciuto ad oratorio di paese, Dragonball (con onde energetiche e Super Sayan), Sailor Moon, Uomo Tigre, Ken Shiro ( e sette stelle di Okuto), Puffi , ciabatte volanti che tornavano indietro come boomerang ai genitori, uscite in bicicletta e partite a calcio o giocare fuori all'aperto e sport, quindi vado per ricordi di persone che sentivo e che sento tuttora.
Invece oggi la gente tende a fondere con smartphone, i-phone il proprio cervello cercando di non interessarsi alla politica e non votando e questi purtroppo sono i risultati.
Se provaste tutti quando si è fuori a parlare un po' di più o a guardare in giro anche annoiati nel pub (chi ancora va) invece di stare su questi benedetti cellulari, forse ci accorgeremo che i problemi sono molti, ma la gente sapendolo si ubriaca di App, Whats Up ( e guai a non averlo), social vari, ma ormai è uno status simbol, anche per le generazioni di adesso che (non tutti) sembrano sbruffoncelli e cazzoncelli, io 10-12  anni fa non è così, ma i nativi digitali sono vuoti e tutto fumo bruciando le tappe troppo in fretta senza cervello e i genitori che hanno alle spalle dove sono?
Folks get up and getting angry for our European situation and not only for football matches.
Siamo sempre stati indotti della forza di un unico uomo al comando a cui affidare  i problemi (es. Silvio Berlusconi ed altri) e questo ci ha fregati.
written by Daniele Scandelli





domenica 14 giugno 2015

VIOLAZIONE DEL TRATTATO DI SCHENGEN E IMMIGRAZIONE A VALANGA

In Europa vige a partire dal lontano 1985( fino al 1995 per attuarlo) il Trattato di Schengen.
 Nel 1993 sono cadute le barriere doganali e quindi si è incominciato a dare il via al libero scambio di merci e persone all'interno dei Paesi Europei che hanno aderito.
Insomma una sorta di cooperazione forzata tra i Paesi Europei che ha dato inizio alla Ue e al suo strumento di schiavitù, l'euro.
Importante ribadire che il cuore di detto Trattato è il controllo sulle persone che è diverso dal controllo sulle merci che le persone trasportano (controllo doganale).
Il Trattato di Schengen può essere vista come una cooperazione raf(forzata) all'interno della Ue.
Tale accordo fu firmato il 14 giugno 1985 (30 anni fa esatti ad oggi) fra Benelux, Francia e Germania con il quale si intendeva eliminare  i controlli vari fatti alle persone  introducendo così una sorta di regime di libera circolazione per i cittadini degli Stati firmatari, degli altri Stati membri o appartenenti alla Comunità Europea o di Paesi terzi.
La convenzione di Schengen completa l'accordo definendo le garanzie e le condizioni di applicazione all'attuazione della libera circolazione che fu firmata il 19 giugno 1990.
Il Trattato fu poi esteso ad altri Paesi tra cui la stessa Italia.
Quindi una domanda sorge spontanea. Come possono i primi Paesi firmatari (Germania e francia in primis) , chiudere le frontiere ora che i media di regime stanno bombardano la mente degli italiani medi che stanno arrivando a macchia d'olio onde di immigrati, come la diffusione di una peste ( ma è sempre così), ora si sta calcando il tono in un' escalation di boom giornalistici di cifre esorbitanti da superenalotto di immigrati a Ventimiglia che sono bloccati dalla " gendarmeriè"francese di confine.
Come già successo in passato la Francia ha deciso di bloccare i confini, in passato con il Presidente  Nicola Sarkoszy ( che voglio ricordare in uno stato di euforica ubriacatura da Don Perignon), diede l'ordine all'aviazione francese di bombardare la Libia sotto la dittatura di Gheddafi, senza aspettare la conferma Nato, così per voglia sua di mettersi in mostra con la sua famosa arroganza nota a chi segue i fatti politici.
Quindi dal 2011 ad oggi l'Italia si trova in piena emergenza umanitaria dato che gli accordi tra l'ex Premier Silvio Berlusconi (caduto nel giochino di alzare lo spread e della lettera Bce firmata Draghi-Trichet) sono saltati, oltre che la figura dittatoriale di Gheddafi ed ora la Libia versa nel caos, come anche la Siria colpita da una dura guerra civile scatenata sul volere Usa ed appoggiata dal fedele cagnolino Ue per rovesciare il Governo Assad, poi l'Isis creato dagli stessi Usa e reincarnati dalla figura di Hilary Clinton, tanto amata nel mondo.
Le tragedie in mare sono aumentate per queste persone disperate, ma non tutte lo sono.
Voglio ricordare che il primo significativo episodio migratorio in Italia fu quello avvenuto nel porto di bari nel 1990 circa, ove attraccò una nave di albanesi che stavano fuggendo alla sanguinosa guerra della Iugoslavia.
Inoltre secondo il Trattato di Dublino, chi dovesse essere identificato dovrebbe rimanesre nel primo Paese opsitante e non è l'obiettivo degli immigrati che usano l'Italia come crocevia per andare nei Paesi Nordici, essendo storicamente l'Italia un ponte gettato sul Meditarreno.
Da allora nessun esecutivo ha pensato veramente di creare delle serie politiche che regolassero i flussi migratori con seri controlli all'ingresso del Paese italico ed oggi ci si ritrova nel caos con episodi noti a tutti, i pi recenti del capotreno di Milano a colpi di machete, oppure nel 2013 Kabobo che prese a picconate dei poveri passanti sempre a Milano.
Questo alimenta rabbia e xenofobia che cercano di contrastare il finto buonismo razziale delle Coop , dell'esecutivo Renzi e di alte cariche pubbliche italiche.
Una seria riflessione sarebbe da fare e il popolo ormai è stufo e non crede più a nulla, ignorando i problemi socio-economici (ovviamente non tutti) e le politiche sbagliate che li gestiscono.
Per i partiti e le Coop rosse ovviamente  gli immigrati sono un business, quindi il finto buon ismo razziale instilla nel popolo una rabbia che non trova nè voce nè sfogo, a parte i personaggi del momento che cavalcano l'onda, come un Salvini della Lega.
Potrebbe essere una seria alternativa a Renzi oppure la faccia della stessa medaglia? uesto è uno dei tanti accesi dibattiti. Riflettete gente e pensate. La lega Nord sono oltre 20 anni che esiste , ora nelle vesti di Salvini, prima vi era una campagna contro i "terroni" ed ora ci si ritrova che gente del Sud vota la Lega.
Salvini potrebbe essere quello della svolta, se veramente facesse quello che dice nei vari salotti televisivi, oppure il M5S che sono la novità assoluta.
Non si riesce mai a capire veramente chi o cosa potrebbero fare se cadesse l'esecutivo Renzi, cosa che potrebbe succedere.
Non solamente l'Italia si ritrova con problemi di emergenze umanitarie, ma anche la stessa Grecia che ha il problema noto della stretta creditizia che dovrà risolvere il 30 giugno.
Insomma l'esecutivo  Renzi sembra traballare su parecchie cose, l'economia non riparte nonostante le millanterie dell'esecutivo, di alte cariche pubbliche(come lo stesso Presidente della Repubblica  Sergio Mattarella), le dimissioni di Ignazio Marino Primo Cittadino di Roma, di cui il popolo vuole le dimissioni per lo scandalo "Mafia Capitale", il ddl della "Buona Scuola", bloccato al Senato dalla Commissione esaminatrice.
I Governatori di Lombardia, Liguria e Veneto (forse quello più fermamente convinto) che hanno fatto quadrato imponendo alle prefetture di far saltare l'accoglienza di ulteriori immigrati ed i prefetti che contrastano la linea dura dei Governatori.
Inoltre la risposta dell'Ue all'immigrazione quale è stata?
 Ripartire in quote gli immigrati ai vari paesi membri che come citato stanno chiudendo le frontiere per non fare entrare più nessuno.
Di conseguenza il problema resta in carico a due Paesi dell' Europa mediterranea duramente colpiti da una crisi artificiosa e destabilizzante.
Adesso il PD sta pensando alla politica dei rimpatri perchè oramai si stanno accorgendo anche loro del malcontento popolare sempre più crescente
Quanto è credibile e duratura questa Unione che non rispetta i Trattati, ma li impone agli altri e non sa più dove andare a sbattere, come l'esecutivo Renzi?
Si apprende ora la risposta del "Presidente" della Commissione europea Jean-Claude Juncker che afferma che il Trattato di Schengen e l'immigrazione sono temi slegati e L'Ue se unita è forte.
Insomma una risposta che vuol dire tutto e niente.
Per concludere i sempre maggiori attriti tra Usa e Russia che fa tremare la stessa Ue.
Tic..tac....tic...tac... Break-up time is coming!!
written by Daniele Scandelli



giovedì 11 giugno 2015

QUANDO UN RENZIANO SFEGATATO ESALTA IL JOBS ACT "SIAMO ALL'ITALIA DISSE LA FRUTTA"

Nella giornata di ieri mentre Putin esordiva ad Expo, un gruppo di  comuni mortali italici di circa dieci persone si apprestava a doversi sentire le potenzialità e la fantasmagorica bellezza della riforma introdotta a marzo 2015 dal Governo Renzi., il "Jobs Act".
La cosa che accomunava queste persone era il fatto di essere in cerca di occupazione disperatamente dopo essersi sorbiti 2 mesi di corso su una tecnologia informatica ed uno stage in cui si sperava di apprendere qualcosa che la lasciato il tempo che trova e molte domande esistenziali.
Ma la cosa che diciamo sorprende l' energia ed il vigore di un uomo di elevata posizione lavorativa a capo di un' agenzia di piazzamento decantava il Jobs Act, un po' come Dante la Divina Commedia.
Il Renziano  di ferro, stesso vestiario con la camicia a maniche rabboccate comincia "Questa è assolutamente una buona riforma si è riusciti a superare certe restrizioni che si avevano nel mondo lavorativo italiano e l'Art.18, mi spiace per voi che dovete lavorare, ma vedete si ha dato più un senso alla parola indeterminato dandole il vero valore che in passato non era tale, cioè indeterminato non vuol dire  per sempre, ma per un tempo incognito, non definito. Difatti ragazzi se io guardo a poca distanza dal mio naso non vedrò certo i benefici di questi nuovi contratti, ma se dovessi avere una mente aperta e vedere a 10 cm  allora sì, sarebbe una buona cosa, almeno per come sono stato abituato a lavorare io. Nel sistema lavorativo vi era una potente forza sindacalista che scattava subito, almeno ora  non si creano problemi di questo tipo.
 La nostra agenzia valorizza le persone non le chiama "risorse" come se fossero un oggetto, scusate se ogni tanto mi esce il termine ma avendo lavorato in [..........], mi sono  abituato così.
Ma se riusciste a farvi almeno un anno di esperienza là dove ho lavorato io, avrete le porte spianate per quasi tutto in questo settore che non è andato in crisi. Siate FLESSIBILI mi raccomando ragazzi e appena vi chiamiamo per un colloquio dite sempre di sì. Questo è un consiglio che io vi do fatene buon uso . Un grande in bocca al lupo ragazzi ( fatto  per 3 volte)[.....]".
Ovviamente per finire la storiella dei disoccupati italici sono usciti tutti con l'amaro in bocca e la rabbia, rendendosi conto ancora una volta di più di quanto sia in crisi il mercato del lavoro italiano e che disastro è la Riforma renziana, a differenza dell'uomo al vertice che la inneggiava.
Il discorso in pompa magna è alquanto opinabile e lascio il giudizio a chi leggerà il post il compito di farlo.
Ma in cosa consiste alla fine questo Jobs Act? Ormai lo si sa, ma meglio scriverlo una volta in più che in meno.
La riforma ha delegato l'esecutivo Renzi (in questo caso) ad emanare vari decreti legislativi in alcune materie di natura giuridico-lavorativa tra cui:

1) riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali;
2) riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e politiche attive;
3) la razionalizzazione e semplificazione delle varie procedure e degli adempimenti a carico dei cittadini e delle imprese nella costituzione e gestione dei rapporti con la salute, la sicurezza e l'igiene sul posto di lavoro (decreto legislativo ancora mancante);
4) riordino dei contratti di lavoro (cancellazione dei co.co.pro);
5) aggiornamento delle misure in tutela della  maternità e forme di conciliazione tra vita privata e lavorativa (decreto ancora in discussione al Parlamento);
6) integrazioni,aggiustamenti,ricuciture sulle materie citate sopra;

Le norme attuative sono le seguenti (cercherò di essere breve perchè non sono un legislatore, giurista avvocato, nè tanto meno un Ministro, ma solamente un semplice blogger che tenta di informare le persone che leggono il mio blog  in modo generale).

 DECRETO  34/2014
: fa riferimento al Decreto Poletti (attuale Min. del Lavoro dell'esecutivo Renzi e delle pari opportunità, prima il numero uno delle coop, anche lui tirato in mezzo allo scandalo Mafia Capitale, tanto per cambiare) che ha riguardato il cuore della riforma renziana, ossia la regolazione dei contratti a tempo determinato e l'apprendistato. I contenuti principali sono i seguenti:

- contratti a termine: il datore di lavoro ha a disposizione un lasso temporale nel quale non è obbligato a dare motivazioni di natura alcuna che rendono legittime il termine del contratto al suo impiegato fino a 36 mesi e al massimo con 5 proroghe. In aggiunta vi è un tetto legale di fruibilità del 20% di questa tipologia di contratto rispetto all'indeterminato.

-  sanzioni: saranno date a chi sfora il tetto del 20% di legalità e saranno commisurate al 20% della retribuzione complessiva del ventunesimo contratto a tempo determinato per tutta la sua durata, inoltre la percentuale salirà al 50% per i successivi contratti.

- enti di ricerca: per gli istituti di natura pubblica e privata che operano nell'ambito della ricerca il tetto del 20% non è vincolante;

-aziende con meno di 5 dipendenti: non è vincolante il tetto del 20%;

-  apprendistato: deve essere pari al 20% la quota di apprendisti da stabilizzare a fine contratto, ma solo per aziende con oltre i 50 dipendenti. I contratti di apprendistato possono anche includere gli studenti di quarta e quinta superiore, anche con età inferiore ai 18 anni;

LEGGE 183/2014
Questa è la legge delega che introduce il famigerato contratto a tutele crescenti senza che il lavoratore abbia dei diritti tendenti allo zero.
Questa nuova forma di contratto  permette ai nuovi assunti un contratto a tempo indeterminato che (come citava il renziano di ferro) non è a vita , ma per un periodo di tempo incognito, con una serie di garanzie (non specificate)aumentandole mentre il tempo passa all'assunto con questo contratto.
Questo servirebbe a combattere il precariato e la disoccupazione


DECRETO LEGISLATIVO  22/2015

"Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati, in attuazione della legge 183/2014".

Il decreto dispone che se il datore di lavoro  licenzia sena giusta causa o giustificato motivo il dipendente è obbligato a rimborsare il dipendente licenziato con una sanzione pari a 2 mesi  di stipendio per ogni anno lavorativo effettuato senza però il reintegro come prevedeva l'Art. 18 dello Statuto dei lavoratori partendo da un minimo di 4 mesi fino a 24 mesi di indennizzo.
Inoltre le nuove disposizioni prevedono la conciliazione veloce, offrendo al licenziato una mensilità per ogni anno di anzianità fino ad un massimo di 18 mensilità.
Qui vi è stato il punto di rottura con l'Art.18 dello Statuto dei lavoratori che invece prevedeva per i licenziamenti sopra elencati ( senza giusta causa o motivo) un risarcimento da 12 a 24 mensilità, ma veniva applicato alle piccole imprese con più di 15 dipendenti. Questa parte di Art.18 vale ancora per chi fortunatamente ha stipulato il contratto prima delle nuove disposizioni del Jobs Act.


DECRETO LEGISLATIVO 23/2015
Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati, in attuazione della legge 183/2014.

Terminata la parte giuridica cosa si può pensare di questa Riforma Strutturale tanto acclamata dalla Confindustria, all' Ocse e dalla Merkel (UE) ?

written by Daniele Scandelli












martedì 9 giugno 2015

UN PO' DI POLITICA ESTERA OGNI TANTO!! PARTE 1


Dopo l'incontro dello scorso venerdì 5 giugno tra il Governo Tsipras e i creditori si è appresa la notizia che Atene non ha effettuato il pagamento di 300 milioni di euro al FMI e ha deciso di rimandare il tutto a fine mese, ossia il 30 giugno  con una tranche unica da 1,6 miliardi di euro.
Come molti scrivono Atene potrebbe non avere le capacità di effettuare il pagamento nei confronti dei suoi creditori e questo espone ulteriormente il sistema Ue ad una possibile Grexit.
Questo spaventa molto il Governo Merkel perchè sarebbe un netto fallimento delle politiche europee di austerità e della loro miopia ottusa.
Questo come è ormai arcinoto porterebbe al cosiddetto "break up" della zona Euro, senza un ordine e con incognite politiche, economiche ed internazionali molto pesanti da sopportare, però come controparte sarebbe un'opportunità per tutti i cittadini europei di liberarsi dal giogo opprimente e fallimentare di questa Unione costruita solo su interessi di alta finanza e lobbies.
Inoltre il Premier greco Alexis Tsipras ha fatto sapere che parteciperà al forum economico russo tenuto a San Pietroburgo dal 18 al 20 giugno per incontrare il presidente russo Vladimir Putin.
In questo contesto si rivedranno gli accordi intrapresi tra Grecia e Russia per un valore di 5 miliardi di euro che la Russia verserà nelle casse di Atene per i diritti del passaggio del nuovo gasdotto Turkish Stream che andrà verso il Mediterraneo.
Anche gli Usa hanno avanzato una proposta per un nuovo gasdotto alla Grecia.
La proposta  americana consisteva nel far partecipare la Grecia al gasdotto "Southern Corridor", giustificando che questa partecipazione avrebbe reso lo Stato greco più appetibile ed attraente agli investitori internazionali.
Ma a quanto pare l'offerta vincente è arrivata dalla Russia, dato che era più ghiotta.
Difatti Mosca approfittando del contesto internazionale della Grecia con i creditori internazionali ha portato avanti i suoi  interessi geopolitici ed economici.
In sostanza la Russia prendendo la quota di Atene, riuscirebbe ad arrivare al Mediterraneo aggirando la Bulgaria portando il gas verso la Grecia, attraverso Turchia e Serbia fino allo snodo austriaco. Atene invece riuscirebbe a respirare  dalla stretta creditizia internazionale.
Nell' ottica di Putin il potenziale accordo "andrebbe bene" perchè risolverebbe l'èmpasse  del gasdotto Southstream, assicurandosi appunto un'alleanza economica con lo Stato ellenico.
Peraltro il pacchetto di misure che la Ue vuole imporre alla Grecia per il pagamento del debito dello Stato ellenico implica ulteriore austerità come l'aumento dell' aliquota IVA con  il danneggiamento del settore turistico, altri tagli al  welfare dei cittadini e alle pensioni ed oggi appunto Tsipras ha ribadito che non taglierà nulla.
Forse Atene e Mosca ora sono più vicine che mai, oltre che economicamente anche culturalmente e e  per la religione ortodossa che accomuna i due Paesi.
Questo rapporto mette sul chi va là gli Usa in primis e poi la Ue.
La Ue ovviamente ha denunciato la società russa Gazprom all'antitrust, perchè l'Europa continua a pensare allo scontro ucraino come volere Usa.
Il nuovo gasdotto che Gazprom realizzerebbe devierebbe l' Ucraina partendo dalla Turchia al confine greco per fermare le forniture attraverso lo stato ucraino.
Dopo il G7  di ieri la posizione americana non sembra essere cambiata, anzi Obama punta all'inasprimento delle sanzioni danneggiando l'economia europea e la posizione tedesca che si trova in mezzo a due fuochi da tempo e la Cancelliera Angela Merkel dopo aver rovinato i Paesi del Sud con la sua ottusa e fallita politica economica di rigore e austerity, si sente in trappola tra due Stati potenti. Forse non esiste solo "Crande Germania", che continuaa vivere di surplus commerciali e non rispetta essa stessa gli organi incostituzionali che poi alla fine comanda ( ricordo i 12 milioni e mezzo di tedeschi sotto la soglia di povertà).
Inoltre se la Germania stessa portasse al fallimento del sistema  Ue e quindi alla Grexit ,lo stesso Ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble sarebbe silurato dato che continua ad abbaiare, ma non morde( ha già fatto abbastanza danni  in Eurolandia con la complicità della Cancelliera Merkel).
Insomma   Grecia e l'Occidente sono decisamente in rapporti di rottura, perchè Usa ed Ue non permettono allo Stato greco di fare affari con altri Stati esteri.
Un'alleanza con la Russia di Puntin non è vista di buon occhio, ma alla fine è quello che sta avvenendo e questo fatto cambierà parecchio gli equilibri geopolitici europei.
Citando lo stesso Putin in un'intervista  afferma che :" Se anche lo Stato greco è soverchiato da debiti, non significa che sia legato mani e piedi e non abbia una politica estera indipendente.".
Altro segnale distensivo che Putin lancia leggendo un post del quotidiano online "Il Nord" rilascia la seguente dichiarazione :" Non vi è nessuna ostilità tra Russia ed Europa, ed è impensabile che la Russia attacchi la Nato."
Putin ribadisce inoltre che forse sono gli stessi Stati Uniti che non vogliono che Europa e Russia si riavvicino e tornino a collaborare.
Al termine del G7 , Obama continua con toni da guerra fredda provocando  la Russia di Putin asserendo "Vuole ricreare l'impero russo violando la sovranità degli Stati [...]" e ovviamente la risposta di Mosca non si è fatta attendere.
Invece in  Italia  Renzi si sta accorgend ,(dopo le elezioni regionali) di perdere consenso tra il popolo che dopo un lungo sonno forse si sta rendendo conto che  il Premier fiorentino spara millanterie enormi e l'economia non riesce a ripartire ed inolyr deve fare i conti con la minoranza Dem, perchè la riforma sulla scuola sta avendo problemi nella Commissione apposita  in Senato.
Quindi anche il "Bomba" rischia di cadere in questo momento visto che deve scendere a compromessi con la guardia bersaniana.

written by Daniele Scandelli

fonti:

- https://www.facebook.com/photo.php?fbid=624667324337113&set=a.151008561702994.33042.100003815547587&type=1&theater

- http://www.sapereeundovere.it/la-grecia-spezza-il-cuore-allamerica-firmera-accordo-per-gasdotto-russo/

- blog " Un' Europa diversa"

giovedì 4 giugno 2015

CAVILLO GIURIDICO DELL'ART.140 TFUE E...SVENDITE E PRIVATIZZAZIONI? SI' DAL 1992 CIRCA FORSE ANCHE PRIMADa

Tornando all' art. 140 del TFUE (TRATTATO SUL FUNZIONAMENTO DELLA UNIONE EUROPEA) che in sostanza afferma  (testuali parole) "il  Consiglio Europeo deliberando all'unanimità degli Stati membri la cui moneta è l'Euro e dello Stato membro in questione, su proposta della Commissione e previa  della BCE, fissa irrevocabilmente il tasso al quale l'Euro subentra alla moneta dello Stato membro in questione e prende le altre misure necessarie per l'introduzione dell'Euro come moneta unica dello Stato membro interessato."
Non essendo un legale, ma semplice blogger avendo sentito un contatto mi ha spiegato questo.
L'art.140 del TFUE dice che il tasso di conversione della moneta nazionale è stato fissato in modo irrevocabile nel 1999.
Nel 1999 venne composto l'art.140  ma l'emissione delle monete e delle banconote (l'Euro) avvenne nel 2002.
Forse una parte è chiara, ma non completamente.
Invece tornando al post nel mese di dicembre 2014 è stato fatto un servizio della trasmissione  "la Gabbia" su la 7, in cui l'inviato partiva leggendo il roboante titolo  " l'Italia torna appetibile, acquistati il 2% di Eni ed Enel".
Si stava tenendo un incontro dei poteri forti, ossia politici e banchieri sulla discussione delle privatizzazioni di aziende pubbliche italiane.
A questo incontro non potevano certamente mancare Giuliano Amato, Lamberto Dini, Ex- Min. Vittorio Grilli dell' Economia durante il Governo Monti, Siniscalco, Saccomanni e l'attuale Min. dell' Economia Pier Carlo Padoan.
Ma come avviene la privatizzazione?
In parole povere il processo è semplice, dato che si chiedono soldi ai cittadini per aziende pubbliche e successivamente vengono rivendute ad enti privati con la complicità delle banche straniere, così dall'operazione avvenuta ognuno si prende la sua parte (sia banche che il Governo in carica).
La scusante che usa questa l'elitè è che privatizzando, i servizi al cittadino migliorano ed inoltre viene abbattuto  il debito pubblico, questa trappola che si è creata dallo scoppio dell'artificiosa crisi, ma è veramente la privatizzazione la soluzione ottimale per abbattere il debito pubblico?
Vediamo qualche esempio numerico fatto con i partecipanti al dibattito sulle privatizzazioni. La risposta apparirà ovvia ( i dati sono presi dal servizio trasmesso dalla trasmissione "La Gabbia").
Dal 1992 con il Governo Amato, l'Italia possedeva un debito pubblico pari a 850 mld di euro, quando Giuliano Amato si dimette dalla carica di Premier, il debito pubblico italiano montava a 1.070 miliardi di euro. Tra l'altro era presente anche l'ex- ministro del Tesoro Piero Barucci che precedentemente fu Presidente del Monte dei Paschi e dell' ABI  e venne chiamato a fare il Ministro del tesoro durante la svalutazione della Lira nel 1992. Balducci ebbe il rimpianto di non riuscire a privatizzare Telecom Italia e le assicurazioni.
Ma poi tronfio e sicuro di sè, interviene Lamberto Dini asserendo "Incominciai io quest'operazione..".
Difatti successivamente vi fu il Governo Dini che in fatto di privatizzazioni ci diede dentro di brutto e il debito crebbe fino a 1200 miliardi di euro, ma la caduta fu causata dallo spread ( o forse mi sbaglio).
Insomma nel giro di 4 anni dal 1992 al 1996 il debito crebbe di circa 400 miliardi di euro.
Quindi la scusante delle privatizzazioni è utile all'abbattimento del debito pubblico? (Ripropongo la domanda, quindi a voi la risposta).
Nel corso del servizio Dini rilascia una breve intervista in cui auspica che le privatizzazioni continuano, nonostante siano un palese fallimento.
Dopo aver svenduto Alitalia, quote di Eni ed Enel  rilevanti, adesso  (anzi da un po' di tempo ) si pensa a svendere le municipalizzate dei comuni.
Altro esempio che cito brevemente è Finmeccanica( composta dalle aziende semi-pubbliche Ansaldo Sts e la sorella Breda)che ha firmato un accordo per 810 milioni di euro con i giapponesi di Hitachi (che hanno battuto i cinesi della società Insigma).
Finmeccanica ha comunicato di aver firmato l'accordo in base al quale saranno i giapponesi ad aggiudicarsi l'intera partecipazione (ben del 40%) di Ansaldo Sts che si occupa della segnalazione ferroviaria e il 100% di Ansaldo Breda, specializzata nella costruzione di treni, tram e metropolitane.
Il prezzo di acquisto previsto dal contratto è di eur 9,65 per  ogni azione di Ansaldo Sts, per un corrispettivo pari a 773 milioni di euro, più circa 1,1 miliardi di euro che serviranno a liquidare gli altri soci, mentre la Breda ( con 272 milioni di perdite nel 2013) pagherà 36 milioni di euro.
Ma l'A.D. Mauro Moretti ( che si lamentò con Renzi che 800 mila eur annui erano pochi quando era ancora A.D. di Trenitalia) in una nota afferma che la somma è possibile ad aggiustamenti in negativo nel caso in cui Ansaldo Sts approvi la distribuzione di dividendi, acconti su dividendi o altre distribuzioni.
Questo era uno dei tanti esempi di come svendere perchè con l'euro l'economia italica non regge più.
In particolare l'attenzione è rivolta alle municipalizzate gestite dai Comuni in piena autonomia che erogano servizi locali ai cittadini.
Nell'ambito finanziario fa più "figo" chiamare le municipalizzate "smart utilies" e delle quote di queste sono già nel listino FTSE MIB della Borsa di Milano (es. CAP , cioè CONSORZIO ACQUE POTABILI), tanto che nonostante il referendum dell'estate 2011 sulla privatizzazione dell'oro blu il popolo italiano si sia espresso negativamente e che l'acqua  deve restare pubblica, si trova nel listino FTSE MIB. Questo fa alquanto riflettere su quanto conti la volontà popolare nel sistema Ue.
Quindi l'intenzione (che sta già avvenendo sotto i nostri occhi inermi) è la privatizzazione di gas, luce, trasporti, acqua (come citato) e le Poste Italiane  che per il 40% sono in mano privati.
Se si privatizza l'utente finale deve pagare costi ulteriori ai servizi erogati anche se scarsi ed inefficienti.
Insomma è il nuovo capitalismo neoliberista (od ordoliberista) che sta meramente fallendo, poi con l'euro come moneta di scambio non finirà in modo roseo.
Sempre secondo il servizio un ultimo intervistato (il nome non lo ricordo, magari vedetevi il servizio di 4 minuti) afferma che l'Italia non cresce più in modo significativo dal 1995 e da allora ad oggi per venti anni ci sono stati privatizzazioni per oltre 160 miliardi di euro di aziende pubbliche, senza che il debito pubblico venisse minimamente toccato.
Il debito è un peso per i cittadini perchè espresso in valuta estera non riconosciuta ed in mao ad enti e soggetti privati, altrimenti sarebbe credito per i cittadini s espresso in valuta nazionale.

written by Daniele Scandelli

fonti:

/https://www.facebook.com/catenaumana2/videos/1586660351545816/

- "Il Fatto Quotidiano" del 24 febbraio 2015

martedì 2 giugno 2015

REGIONALI, FAMIGLIE ITALIANE IN MEZZO ALLA STRADA E COME USCIRE DALLA UE BUROCRATICAMENTE?

Oggi è il 2 giugno....bene.. ma cosa rappresenta questa data veramente per tutte quelle famiglie ITALIANE  che si trovano senza più un lavoro, una casa perchè non riescono più a pagare l'affitto e a vivere una vita dignitosa, specialmente se hanno bambini piccoli di pochi mesi.. I genitori lasciati in mezzo ad una strada e parte la macchina burocratica delle assistenti sociali in certi casi che porta via i figli ai genitori senza un motivo ben giustificato.
Dove è lo Stato, la Repubblica Italiana che li tutela e da loro dei sussidi con i quali vivere dignitosamente  che vengono citati nell'ART. 36 della Costituzione, ove si dice che il cittadino-lavoratore deve assicurare alla sua famiglia un'esistenza libera e dignitosa?
Cosa festeggiamo a fare allora se lo Stato non tutela i suoi cittadini , ma anzi provvede  alla loro limitazione di libertà inalienabili ed inviolabili costringendoli a volte alla morte, cioè al suicidio ( come si è visto dal 2007-08 ad oggi) e tutto questo in favore di cosa? Della Ue e dell'euro?
Di qualche settimana fa è un servizio della trasmissione " La Gabbia" condotta da Gianluigi Paragone ( ove interveniva anche Paolo Barnard) di 35 famiglie famiglie romane che hanno creato un accampamento in condizioni disagiate e da no comment in cui sono presenti anche dei bambini forse con meno di un anno .
La cosa fantastica del servizio è che hanno riconvertito una "casa" del 1500 ad abitabile per 100 immigrati, invece di dare priorità alle famiglie italiane.
Insomma un intervistato ha riferito la seguente cosa che non è da poco e fa riflettere: " Questi che ci governano vogliono creare una guerra tra poveri [...] ".
Insomma uno dei tanti drammi che le famiglie italiane stanno vivendo dall'introduzione dell'euro ad oggi.
Invece i media di regime e lo stesso Premier Renzi con la complicità del neo-eletto Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (ex- democristiano) continuano a paventare millanterie sul fatto che la recessione è finita e si inziano a delinare i primi segnali di ripresa. Questo dove, come , quando, perchè?
 Al sottoscritto blogger pare invece che la recessione si stia facendo sempre più acuta in Italia con il tragico aumento della disoccupazione.
Come possono delle Alte cariche mentire così spudoratamente al popolo se tutti gli indicatori economici sono negativi?
Per tenere in piedi un sistema europeo già fallito  che arriverà alla fine da solo o per fattori politici a livello internazionale?
invece per quanto riguarda le regionali  da dire non è che ci sia molto, il solito astensionismo ha vinto ancora, facendo vincere dei pupazzi corrotti, collusi con capi di imputazione pesanti messi lì da Berlusconi e Renzi.
Il risultato politico che si può leggere evince che Renzi è stato sbeffeggiato e che non è il  Duce e che le alleanze sottobanco servono anche se ha continuato a farle.
Cinque regioni sono passate al PD ossia Campania,Puglia, Umbria,Toscana ed un' altra, invece la Lega di Salvini si riconferma con Luca Zaia governatore del Veneto con il 50e qualcosa % di voti, insomma una forte sberla alla candidata Renziana Alessandra Moretti ed invece la Liguria dopo 10 anni in mano al PD e alle Coop affiliate passa in mano a Giovanni Toti il cagnolino di Berlusconi.
Si noti che i candidati PD  che hanno vinto non renziani pure, ma restano nella linea bersaniana o dalemiana, insomma la cosiddetta " Vecchia Guardia" che Renzi ha asfaltato in passato.
Diciamo che il PD a guida Renziana non sfonda la destra che unita si difende bene,  ma signficativi sono anche  i voti presi dal M5s e dalla Lega, che diciamo sono le forze definite "anti-sistema", anche se la strada è lontana per poterle definire tali al 100%.
Il M5s  risulta il primo partito in ben tre regioni con un risultato intorno al 22%, quindi se la gioca con la Lega ma è il secondo partito del Paese e si è ripreso un po' di voti ai livelli delle politiche del 2013.
Questo un po' il quadro come riportato dai media di regime e da altre fonti sulle regionali.
Ma veniano ora ad una situazione che sto seguendo da tempo e vorrei  vedere che potrebbe succedere,il caso delle intense trattative tra la Ue e Atene che entro il 5 giugno dovrebbe ripagare  i debiti contratti con i Paesi creditori e il FMI, ma i soldi non ci sono. Il fronte interno di Syriza non vuole assolutamente ripagare segu endo le dure linee della Ue che impongono maggiore austerity, ma se la Grecia non pagherà anche a tranche di aiuti al FMI non ci saranno soldi per pensioni ed ammortizzatori sociali. Quindi che succederà?
Il default sarà dichiarato e quindi una Grexit che porterà la Ue ad implodere o si cercherà di rinviare con qualche clausola di salvaguardia, per prendere altro tempo inutile, visto che la Grecia ormai è stata spremuta come un limone e il popolo soffre la fame e le malattie?
Uscire dalla Ue per uno Stato membro è possibile comunque con l'art.50 del Trattato di Lisbona, invece secondo la rivista giornaliera Metro è più difficoltoso lasciare la moneta unica.
L'art 50 del Trattato di Lisbona si delinea il percorso di uscita per uno Stato con la cosiddetta "procedura di recesso".
Questa procedura consiste in tre fasi fondamentali:

1) Comunicazione dell'uscita al Consiglio Europeo.
2)Fase di negoziazione tra Ue e Stato membro uscente.
3) Delibera adottata a maggioranza e approvata  dal Parlamento Europeo.

 Quindi con questi tre "steps" uno Stato potrebbe uscire dalla Ue, ma non dall'Euro.
Questi tre passaggi sopra elencati sono quelli che dovrebbe fare l'Inghilterra del Premier Cameron per uscire dalla Ue dopo l'esito del referendum  che si dovrebbe tenere nel 2017 sulla permanenza degli inglesi nella Ue.
Per tentare di uscire dalla moneta unica come prevedibile diventa assai più complesso.
Ci si deve basare sull'art. 140 del TFUE (TRATTATO SUL FUNZIONAMENTO DELLA UNIONE EUROPEA) che in sostanza afferma  (testuali parole) "il  Consiglio Europeo deliberando all'unanimità degli Stati membri la cui moneta è l'Euro e dello Stato membro in questione, su proposta della Commissione e previa  della BCE, fissa irrevocabilmente il tasso al quale l'Euro subentra alla moneta dello Stato membro in questione e prende le altre misure necessarie per l'introduzione dell'Euro come moneta unica dello Stato membro interessato."
Interpretando sembra che non ci sia una via di fuga dalla pseudo-moneta, perchè dalla dicitura "irrevocabilmente", la Bce ti intrappola ancora ad usare l'Euro come moneta, fissandone un nuovo tasso allo Stato che dovrebbe uscire.
Quindi per la Commissione e il Consiglio d'Europa (ora guidata dal polacco filo-nazista Donald Tusk) è l'adesione all'euro che diventa irrevocabile, ma se fosse esclusivamente il tasso di cambio dell'Euro il Paese potrebbe andarsene, ma non essere espulso.
Per uscire dall' Euro bisognerebbe quindi prima uscire dalla UEM (Unione Economica Monetaria ) e quindi dalla zona euro. Per recedere dalla UEM è obbligatorio recedere dalla Ue con l'art. 50 del Trattato di Lisbona.

 written by Daniele Scandelli

fonti:
-  Metro del 29/05/2015 articolo di Annamaria del Porto e articolo di Benedetta Rossi